I disturbi somatoformi sono caratterizzati dalla presenza di sintomi fisici che inducono a pensare a malattie di natura somatica.
Il termine “somatoforme” deriva dal greco “soma” (corpo, fisico) e dal latino “forma” (aspetto, forma) e si riferisce a quei disturbi che presentano manifestazioni fisiche come i disturbi organici, pur derivando in realtà da cause psichiche.
Come si presentano
La persona, lamenta dolori e sintomi fisici che le creano notevole disagio nella vita di tutti i giorni e le fanno pensare di avere problemi di salute.
Questi sintomi però non sono causati da una situazione medica, non derivano dall’uso di farmaci, non derivano da altri disturbi. I dolori avvertiti, comunque, non dipendono dalla volontà dell’individuo e non sono simulati. Di solito la persona ne parla con il suo medico o altri specialisti senza che questi possano trovare una causa fisica reale ai sintomi descritti dalla persona.
Questi disturbi possono essere riferiti a qualsiasi organo o apparato: a volte possono essere descritti in modo specifico (ad esempio dolore acuto al cuore, bruciore durante la minzione, cefalea); altre volte possono essere vaghi (sensazione di nausea, pesantezza all’addome, dolori diffusi).
Si tratta di disturbi dal difficile inquadramento diagnostico, in quanto compromettono il funzionamento di un organo senza che possa essere accertata alcuna patologia con le metodiche di indagine strumentale.
I danni fisici
Di solito questi disturbi, detti anche psicosomatici, si manifestano con danni fisici a carico dei diversi apparati o sintomi pseudo neurologici dell’apparato gastrointestinale (ulcere, gastriti, coliti), dell’apparato respiratorio (asma, iperventilazione), dell’apparato urogenitale (dolori mestruali, impotenza, eiaculazione precoce, anorgasmia), dell’apparato cardiocircolatorio (ipertensione, aritmia, tachicardia), della pelle (orticaria, allergie, dermatite, psoriasi), del sistema muscolare (crampi, mialgia, artrite, cefalea).
I tipi di disturbo somatoforme
I Disturbi Somatoformi si classificano in:
- Disturbo di Somatizzazione
- Disturbo Somatoforme Indifferenziato
- Disturbo di Conversione
- Distrurbo Algico (da Dolore Psicogeno)
- Ipocondria
- Dismorfismo Corporeo
- Disturbo Somatoforme Non Altrimenti Specificato
Il processo di somatizzazione
I disturbi somatoformi possono dunque rappresentare una specie di “anello di congiunzione” tra il versante psichico e quello somatico; in quest’ottica si può ipotizzare un continuum tra le diverse aree di funzionamento dell’individuo. In altre parole, il processo di somatizzazione potrebbe iniziare dalla valutazione cognitiva di un evento o situazione a cui si accompagna, se l’evento è valutato negativamente come minaccia, la risposta di stress, ansia o paura che a loro volta innescano ed iper-attivano, come una sorta di segnale d’allarme, le risposte del sistema nervoso autonomo che, se abnormi o croniche, possono creare problemi fisici. In sostanza questo meccanismo prevede la sincronia dell’asse ipotalamo-ipofisi-corticosurrene.
Riconoscere un problema di disturbo somatoforme
Generalmente, i pazienti che presentano questo tipo di disturbo manifestano significative difficoltà nell’espressione delle emozioni, nella gestione dell’ansia o della rabbia, mancano di efficaci strumenti per fronteggiare lo stress, risultato scarsamente assertive nelle relazioni interpersonali che spesso risultano poco gratificanti o frustranti. In questo quadro diagnostico, pertanto, rientrano disturbi tra loro molto diversi che hanno in comune:
- l’attenzione del soggetto focalizzata su uno o più fenomeni di natura somatica;
- tali sintomi causano un forte disagio o limitazioni nel normale funzionamento sociale, lavorativo;
- nel soggetto tutti i sintomi lamentati non sono suffragati dai referti attesi negli esami in laboratorio e non sono riscontrabili in nessuna condizione medica riconoscibile.
Non solo il disturbo somatoforme
Il disturbo somatoforme può anche presentarsi associato ad altri disturbi come il Disturbo Depressivo Maggiore, il Disturbo di Panico o il Disturbo Indotto da Sostanze; il quadro può essere ulteriormente aggravato quando il disturbo si presenta associato ad un Disturbo di Personalità (Istrionico, Borderline e Antisociale sono le associazioni più comuni); nel qual caso le complicanze fisiche sono accompagnate ed esacerbate dalla componente personologica.
Disturbi somatoformi e il percorso di guarigione
Nel contesto terapeutico, diverse strategie sono adottate per affrontare tali disturbi in modo efficace.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) si configura come una delle terapie principali. Questa approfondisce il legame tra i pensieri, le emozioni e i comportamenti, aiutando il paziente a identificare e modificare schemi negativi. Inoltre, la CBT si concentra sulla gestione dello stress e sull’adozione di abitudini di vita più salutari.
Un’altra terapia rilevante è la terapia psicodinamica, che esplora i processi inconsci e le dinamiche relazionali profonde. Attraverso il dialogo aperto, il paziente acquisisce consapevolezza di pensieri repressi e impara a gestire le emozioni sottostanti.
Integrare queste approcci con la mindfulness e la meditazione può essere altamente benefico, poiché favoriscono la consapevolezza del corpo e delle sensazioni, contribuendo a ridurre l’ansia legata ai sintomi somatoformi.
Il percorso di guarigione è un processo individuale e può richiedere tempo. La collaborazione tra lo psicologo e il paziente è cruciale per identificare strategie personalizzate e sostenere il cambiamento positivo.
Con il supporto appropriato, è possibile raggiungere una migliore comprensione di sé stessi e sperimentare una significativa riduzione dei sintomi, promuovendo così il benessere a lungo termine.